domenica 24 maggio 2015

Varicella, nascita di un autore, Fulvio Risuleo. E Vincent Lindon

Varicella di Fulvio Risuleo 
Roberto Silvestri

Cannes

UNA VITTORIA DA NON DIMENTICARE. A pochi minuti dai Palmares di Cannes 68, mentre sembra che se la giocheranno per la palma d'oro e succedanei lo statunitense Todd Haynes, l'ungherese Laszlo Nemes, il greco Yorgos Lanthimos, e il francese Jacques Audiard, con Vincent Lindon (per La legge del mercato di Stéphan Brizé) e Cate Blanchett (per Carol) super favoritiu tra gli attori, altro che italiani e cinesi,  si deve ricordare però che, comunque vadano le cose, un film italiano ha vinto il primo premio per i cortometraggi alla Semaine de la Critique, Fulvio Risuleo, con Varicella, che porta a casa il Sony CineAlta Discovery Prize, ovvero il premio del miglior cortometraggio della selezione fatta dai critici francese e da Charles Tesson. Risuleo, con Lievito madre, si era diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia e aveva vinto, ex aequo il terzo premio di Cinefondation nel 2014. Cinefondation è una specie di campionato mondiale dei film-diploma delle scuola di cinema. Cannes fa così allevamento di talenti e accompagna i giovani cineasti quando realizzano il primo lungometraggio (anche Nemes ha fatto questa trafila). I soldi vinti in quella occasione, 3750 euro, sono stati infatti impiegati da Risuleo per Varicella. La storia tragicomica di una mamma che si preoccupa moltissimo perché la varicella presa quando si è piccolissimi non è grave, ma più si diventa grandi più è pericolosa. Bisogna che suo figlio Carlo, che si sta sviluppando preoccupantemente, si ammali al più presto.... La giuria della Semaine che lo ha preferito a opere francesi (due), nordamericane, tedesche, brasiliane, rumene, svedesi e indonesiane, poi è particolarmente interessante perché riunisce cineasti e critici (una abitudine dimenticata da tempo dai grandi festival, perché in questo modo si controlla meglio la politica dei premi): Ronit Elakabez, regista e attore in Viviane; Katell Quillévéré, regista; Peter Suschitzky, direttore della fotografia storico di David Cronenber e anche di Il racconto dei racconti; dal giornalista Boyd van Hoeij e da Andréa Picard che seleziona il film del festival di Toronto. Risuleo sta preparando adesso la sua opera prima, Guarda in alto. Scommettiamo che l'anno prossimo.....
Vincent Lindon 
A proposito di Vincent Lindon, che molti ricorderanno come protagonista di Welcome, distribuito in Italia da Teodora, che raccontava la storia di un istruttore di nuoto che aiutava un "clandestino" braccato dalla polizia ad attraversare la Manica, bisogna ricordare che si tratta un po' del Gian Maria Volonté del cinema francese, l'attore più appassionato politicamente, anche se  questa sorta di Ventura-Gabin ha un lignaggio più prestigioso e riassume su di sé la storia esagonale: Citroen, Bergson, il capitano Dreyfus, lo zio Jerome Lindon che è il fondatore delle edizioni de Minuit,  e papà Raymond Lindon un procuratore che ebbe un ruolo importante nella Liberazione. Nel film La legge del mercato è Thierry un operaio disoccupato costretto per sopravvivere (ha il dovere di nutrirsi e di nutrire la sua famiglia, no?) accetta un ruolo di guardia interna in un supermercato.  Un poliziotto interno.  Insomma un film sui precari che si battono contro altri precari che sono più deboli di lui. Il film potrebbe svolgersi ovunque, in un ufficio, in una multinazionale, in una redazione di giornale... Dovunque il precariato, la pressione e l'odore della delazione che regna, avvelena....
Fulvio Risuleo



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