Mariuccia Ciotta
Zoran il mio nipote scemo ha vinto il premio del pubblico Rarovideo della Settimana della critica alla Mostra di Venezia 2013, un brindisi all'opera prima di Matteo Oleotto e prodotto da Igor Princic dal gusto friulan-sloveno, complice la Zucker, pregiata ditta nata dal sodalizio di Cinemazero di Pordenone (le Giornate del muto) e il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine (Far East).
Finalmente fuori frontiera
cinematografica, con il tocco alcolico di una docu-favola allergica
all'illustrazione dell'oggi cinico e crudele, scritta in coro da
Daniela Gambaro, Pier Paolo Piciarelli, Marco Pettenello e dal
regista nato nel '77 a Gorizia, autore di corti, attore e tuttofare
(mille i mestiere elencati, compreso la cura della sua vigna).
Commedia danzante con un magnifico
Giuseppe Battiston nella parte del disumano Paolo, cattivo con gli
anziani della mensa alla quale lavora di controvoglia, assillato dal
corpaccione che si trascina al bancone di un'osteria-microcosmo di un
paesino vicino Gorizia, disamorato di se stesso e innamorato della
sua ex moglie.
Immagini “sporche”, battute
surreali, il film si svincola dal format tv, e viaggia libero dietro
la storia dell'imprevisto, Zoran, un ragazzino occhialuto e
catatonico, il nipote quindicenne che una zia slovena gli ha lasciato
in eredità. “Stai muto” gli dice appena quello apre bocca
e decanta un italiano antiquato, appreso su libri classici che
nessuno conosce. Zoran parla forbito e Paolo in uno slang pesante,
l'uno è timido e gentile, l'altro è uno schiacciasassi,
un bruto incallito. Due incompatibili, costretti a condividere
qualche giorno della loro vita, fino all'affidamento del ragazzo a
una casa-famiglia.
Zoran, però, incoraggiato da una
coetanea attratta dal suo essere alieno, sfoggia una qualità
nascosta, è un campione di tiro di freccette. Un fenomeno. E
lo zio per caso decide di sfruttarlo per incassare i 60mila euro di
un campionato mondiale.
Oleotto fruga tra i paesaggi della
terra d'origine, leggero e libero, inventa personaggi da fumetto,
strisce comiche e fuorischema. E' commuovente con la sua strana
coppia, cocktail improbabile di umanità. Messa in scena di una
seduzione. Promessa di un cinema “italieno”. Adesso è nelle sale e sta andando benino, è secondo dopo Checco Zalone nella classifica per media incassi e sta aumendo poco a poco il numero delle copie distribuite.
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