Racconti d'amore |
Mariuccia
Ciotta
Il
passato si fa presente tra la nebbia dei canali, revenant venuto
dalle acque, nelle due opere di Elisabetta Sgarbi, Quando i
tedeschi non sapevano nuotare, e Racconti d'amore,
presentati al Festival di Roma (in attesa della versione in dvd).
Ferrara,
città e provincia avvolti nel vapore fluviale, già visione onirica,
è protagonista sia del documentario sia del film di narrazione
(produzioni Betty Wrong, più Rai Cinema per il doc), un esordio che
si affianca alla lunga lista di titoli del direttore editoriale
Bompiani.
La
memoria di una Resistenza possibile, nascosta nelle zone del Delta,
torna a segnare la storia di oggi, e fa rivivere i suoi partigiani,
quelli della pianura, inimmaginabili e oscurati, eppure combattenti
e testimoni dei tanti nemici portati via dalla corrente. Il Po è lì
a far scorrere i frame di una realtà riscritta dagli storici e
documentata attraverso i volti dei sopravvissuti in Quando i
tedeschi non sapevano nuotare (sceneggiatura
Sgarbi-Eugenio Lio). Dopo Paisà del Polesine e del Basso
Ferrarese resistenti poco il cinema ha indagato.
Racconti d'amore |
Gli
spettri del fiume lievitano negli occhi della regista e si
trasformano in attori speciali per Racconti d'amore, quattro
storie “durante la seconda guerra mondiale” dove il luogo si
materializza, si fa carne e ossa, e dichiara la sua avventura
interiore, al di là delle armi e della morte.
Primo
capitolo, Due partigiani, amanti traditi da una delatrice,
scritto da Sergio Claudio Perroni, osa la recitazione del testo
letterario con Michela Cescon, Andrea Renzi, Ivano Pantaleo, Laura
Morante, e produce il primo effetto straniato. Seguono Un
fuggiasco, il partigiano salvato da due staffette, che affida il
testo di Fausta Garavini alle voci off di Sabrina Colle e Tony
Laudadio (protagonisti insieme a Anna Oliviero); Micol
Finzi-Contini nell'eco del “giardino” di Bassani, con Elena
Radonicich sonnambula sulle orme di Dominique Sanda, cameo inquieto
per Rosalinda Celentano, voce recitante, Toni Servillo; Un
pescatore di Pila, l'innamorato illuso di conquistare la più
bella del villaggio, scritto e recitato da Tony Laudadio (con Anna
Oliviero e Maurizio Giberti).
Franco Battiato e Elisabetta Sgarbi al Festival di Roma |
Il
quartetto condivide la stessa sostanza fantasmatica, le figure dai
contorni incerti, fuse nei paesaggi, connesse da un movimento fermo e
dalle possenti armonie spiritual di Franco Battiato, ispirato dai
soli appunti aniconici inviati da Elisabetta Sgarbi che gli ha
proposto una totale autonomia.
Composizione
a quattro linee parallele che ogni tanto si toccano e poi divergono,
quasi un Miles Davis d'epoca rock, Racconti d'amore è un
ibrido per immagini, recitazione, letteratura e suono, quattro piste
dichiarate, cinema fuori canone che disorienta quando musica e
letteratura schiacciano nel fondo la presa diretta dei suoni “live”.
Film
che va alla ricerca di un rapporto d'amore tra forme d'arte costrette
a incontrarsi in uno stesso fotogramma. E a vagare in cerca dei
quattro punti cardinali, inesistenti nella carta geografia del
cinema.
Elisabetta Sgrabi |
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