venerdì 29 novembre 2013

"Racconti d'amore" tra i fotogrammi. La prima volta di Elisabetta Sgarbi

Racconti d'amore
Mariuccia Ciotta

Il passato si fa presente tra la nebbia dei canali, revenant venuto dalle acque, nelle due opere di Elisabetta Sgarbi, Quando i tedeschi non sapevano nuotare, e Racconti d'amore, presentati al Festival di Roma (in attesa della versione in dvd).

Ferrara, città e provincia avvolti nel vapore fluviale, già visione onirica, è protagonista sia del documentario sia del film di narrazione (produzioni Betty Wrong, più Rai Cinema per il doc), un esordio che si affianca alla lunga lista di titoli del direttore editoriale Bompiani.

La memoria di una Resistenza possibile, nascosta nelle zone del Delta, torna a segnare la storia di oggi, e fa rivivere i suoi partigiani, quelli della pianura, inimmaginabili e oscurati, eppure combattenti e testimoni dei tanti nemici portati via dalla corrente. Il Po è lì a far scorrere i frame di una realtà riscritta dagli storici e documentata attraverso i volti dei sopravvissuti in Quando i tedeschi non sapevano nuotare (sceneggiatura Sgarbi-Eugenio Lio). Dopo Paisà del Polesine e del Basso Ferrarese resistenti poco il cinema ha indagato. 
Racconti d'amore
 

Gli spettri del fiume lievitano negli occhi della regista e si trasformano in attori speciali per Racconti d'amore, quattro storie “durante la seconda guerra mondiale” dove il luogo si materializza, si fa carne e ossa, e dichiara la sua avventura interiore, al di là delle armi e della morte.
Primo capitolo, Due partigiani, amanti traditi da una delatrice, scritto da Sergio Claudio Perroni, osa la recitazione del testo letterario con Michela Cescon, Andrea Renzi, Ivano Pantaleo, Laura Morante, e produce il primo effetto straniato. Seguono Un fuggiasco, il partigiano salvato da due staffette, che affida il testo di Fausta Garavini alle voci off di Sabrina Colle e Tony Laudadio (protagonisti insieme a Anna Oliviero); Micol Finzi-Contini nell'eco del “giardino” di Bassani, con Elena Radonicich sonnambula sulle orme di Dominique Sanda, cameo inquieto per Rosalinda Celentano, voce recitante, Toni Servillo; Un pescatore di Pila, l'innamorato illuso di conquistare la più bella del villaggio, scritto e recitato da Tony Laudadio (con Anna Oliviero e Maurizio Giberti).



Franco Battiato e Elisabetta Sgarbi al Festival di Roma
Il quartetto condivide la stessa sostanza fantasmatica, le figure dai contorni incerti, fuse nei paesaggi, connesse da un movimento fermo e dalle possenti armonie spiritual di Franco Battiato, ispirato dai soli appunti aniconici inviati da Elisabetta Sgarbi che gli ha proposto una totale autonomia.

Composizione a quattro linee parallele che ogni tanto si toccano e poi divergono, quasi un Miles Davis d'epoca rock, Racconti d'amore è un ibrido per immagini, recitazione, letteratura e suono, quattro piste dichiarate, cinema fuori canone che disorienta quando musica e letteratura schiacciano nel fondo la presa diretta dei suoni “live”.

Film che va alla ricerca di un rapporto d'amore tra forme d'arte costrette a incontrarsi in uno stesso fotogramma. E a vagare in cerca dei quattro punti cardinali, inesistenti nella carta geografia del cinema. 
Elisabetta Sgrabi
 

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