Roberto Silvestri
Festival Internazionale del film di Roma
2031. Seconda glaciazione. Tutti morti tranne i passeggeri di un lunghissimo treno-Arca di Noé. Un locomotore, inventato da un profetico Messia, tecnocrate alla Luca da Montezemolo, ma più global, e dietro una prima classe de luxe e in fondo una seconda classe infernale. Qui si mangiano manicaretti di carne e pesce e sushi due volte l'anno e ci si droga alla grande di kronol (sostanza tossica lisergica da discarica prodotta sicuramente nelle terre del fuoco), danzando al night, tra una sauna e un'altra, una visita all'acquario, all'orto botanico e dal parrucchiere. Lì si vive senza acqua ammassati l'uno sull'altro, come nei campi di concentramento, con il timore che ogni tanto i ricchi, protetti da soldati anti guerriglia, rapiscano i bambini (e non sono neanche zingari...) o sfracellino qualche arto ai più impertinenti. Sembra 2020 i sopravvissuti di Richard Fleischer....Dopo 18 anni quelli in fondo si ribellano e attaccano la prima classe. Come finirà la storia, sapendo che il nome del regista di questo film è Bong e che Bong è anche quell'ampolla di vetro più braciere che si riempiono rispettivamente di acqua e di droga e che i Simpson scambiano per un 'portamatite carino'? Ci saranno combattimenti all'arma bianca selvaggi, scontri terrificanti, ma....
Il regista sud coreano Bong Joon-ho, 44 anni |
John Hurt, il vecchio capo dei rivoltosi |
Chris Evans, il capo giovane dei rivoltosi |
Lo spirito segreto del film è comunque molto più biblico, lisergico e 'sociologicamente 'azzardato' del fumetto (probabilmente, non l'ho letto), ma sicuramente più del capolavoro laico firmato nel 2004 dal regista di Forrest Gump. Che è invece la commedia perfida e antisistemica, per lo più fraintesa, e messa alla berlina da Giovanni Veronesi nell'altro film di apertura fuori concorso del festival, L'ultima ruota del carro, visto che ne è la versione pecoreccia all'italiana (con Silvio al posto di Steve Jobs a far soldi, cambiare il mondo e a far miracoli e a guarire perfino i malati di cancro, come promise in effetti, Lui).
L'ultima ruota del carro |
Elio Germano e Alessandra Mastronardi |
Tida Swinton, il ministro rapito |
Come si viaggia in secondo classe nei treni ad alta velocità |
Gli strafattoni del convoglio. Ma fidatevi di loro.... |
Bisognerebbe però istituire una Authority per lo spettatore, uno strumento di garanzia che esiga almeno la presenza nei festival metropolitani di aggiornamento delle pellicole mondialmente e ovviamente più interessanti del momento, e non solo trash chic come questa. Il doc su Tortora sarà anche stato giudicato brutto (non sempre il soggetto edificante è sufficiente) ma i nuovi Nicholas Filibert e Woody Allen non avrebbero sfigurato a Roma...
Un comizio anticomunista |
Un poster del film |
Tanya (Octavia Spencer), guai se le toccano il figlio |
Curtis, pronto all'azione |
Bong Joon-ho sul treno |
L'elettrricista coreano ha il traduttore automatico |
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