mercoledì 17 maggio 2017

I dodici segreti di Cannes. Oggi apre la grande kermesse


  1. Quanto vale una Palma d'oro?
    Circa venti mila euro. La realizza (in due copie, nell'eventualità di un ex aequo) uno sponsor del festival, il gioiellere svizzero Chopard, utilizzando il design a 19 foglie di Caroline Scheuefele (coproprietaria di Chopard) del 1998, con 118 grammi di oro giallo 18 carati Fairmined (o equivalente) più, ma solo quest'anno per il settantesimo anniversario, 167 piccolissimi diamanti....In somma un premio vero, come le mitiche Grolle d'oro di una volta, e non simbolico come il Leone d'oro di Venezia (che, molti lo ricorderanno, George Cukor, “dimenticò” in camera all'Hotel Excelsion.


  2. Quante persone lavorano al Festival?
Venti durante l'anno, in un piccolo appartamento nel 7° arrondissement di Parigi. Ma diventano mille a Cannes, di cui 700 al festival e 300 al Mercato, comprendendo proiezionisti, autisti, maschere....
  1. Qualche regista ha mai rifiutato la Palma d'oro, come George C. Scott l'Oscar o Jean-Luc Godard l'Oscar alla carriera?
No, mai. Anche se Woody Allen non accetterà mai di partecipare a una competizione a meno che i registi non facciano tutti opere tratte dallo stesso soggetto. E anche se molti cineasti possono non essere materialmente presenti perché il verdetto, elaborato nella villa Domergue, anni 30 in stile finto toscano, che si trova a Cannes California, si conosce solo la mattina della consegna dei premi e non tutti riescono a tornare sulla Croisette in tempo.
Ma. Il cineasta greco Theo Angelopoulos, nel 1995, nel ricevere il Gran Premio della giuria per Le regard d'Ulysse, guardando il presidente della giuria Jeanne Moreau in cagnesco, e dopo aver detto di aver preparato un discorso di ringraziamento per la Palma d'oro, se ne andò. E Xavier Dolan, piangendo nel 2014 nel ricevere il premio della giuria per Mommy, ex aequo con Godard, non nascondeva la sua delusione per non essere riuscito a superare il record del regista più giovane vincitore di Palma d'oro, strappandolo a Steven Soderbergh.


  1. Chi sceglie i film del festival?
    La responsabilità è unicamente del délégué générale Thierry Fremaux, in carica dal 2007 e nominato dal consiglio d'amministrazione del festival composto dal direttore del Cnc, da un rappresentante del ministero della cultura, della corte dei conti, del comune di Cannes e dalle principali associazioni dell'industria del cinema. Ma esistono due differenti comitati di selezioni, uno per i film francesi e uno per tutti gli altri. I film visionati quest'anno sfiorano la cifra record di 2000 (alla Quinzaine sono stati visionati 1700 corti e 1250 lunghi). Il nome dei consiglieri artistici (er lo più critici e giornalisti di cinema) di Freamux è segreto, per impedire “pressioni indebite”. Non sono stipendiati per questo lavoro consultivo.

  2. Mercato, nuovo record
    9000 operatori provenienti da 125 paesi sono attesi al 58° Marché (13 mila metri quadri di stand) diretto da Jérome Paillard. In aumento i venditori e compratori asiatici, soprattutto cinesi. Nuovi arrivati i rappresentanti di You Tube, Google, Vimeo, Netflix e Amazon.

  3. Tendenze
    Edouard Waintrop, responsabile della programmazione della Quinzaine, intervistato da Le Film Francais, identifica due tendenze nel cinema nuovo: il postrealismo, ovvero un ritorno drastico allo spirito neorealista e alla difesa degli ultimi. soprattutto nel giovane cinema italiano,  anche se, stilisticamente, molto differente: Jonas Carpignano (“pura energia”), Roberto De Paolis (“puro choc”) e Leonardo Di Costanzo (drammaturgia e messa in scena più classica) e nordamericano, Sean Baker e Chloe Zhao). E, seconda tendenza, nei ritratti particolarmente impietosi, sadici e feroci di uomini, soggetto di tutti i film diretti da cineaste donne (Claire Denis, Sonia Kronlund, Carine Tardieu, Natalia Santa...). Per non parlare di Sofia Coppola e dell'indonesiano “Non sono una strega” di Mouly Surya, con l'uomo che rischia la testa e l'avvelenamento...

  4.  Il festival si è sempre svolto nel mese di maggio? No, dal 20 settembre al 5 ottobre dal 1946 al 1951.

  5. Quanti sono i posti a sedere nel Grand Theatre Lumiere?
    2309, 800 in platea, 1456 in galleria, 35 nella loggia. Lo schermo è grande 19 metri per 8. Il più grande schermo del mondo, inaugurato in Cina nel 2015, è grande 34.6 x 26,8

  6. Quanti addetti ai lavori partecipano, in totale, al festival?
    32465 provenienti da circa 140 paesi più 4660 giornalisti della carta stampata, della radio, della televisione e del Web (nel 1966 erano 700)
    Si tratta della manifestazione culturale più frequentata al mondo.

  7. Quanti abitanti ha Cannes durante il festival e senza festival?
    73600. Durante il festival 200 mila.

  8. Quante donne hanno vinto la palma d'oro?
    Una sola, la neozelandwese Jane Campion nel 1993 con La Lezione di piano, ex aequo con Chen Kaige Addio mia concubina.

  9. Quale è stato il più imbarazzante incidente politico del festival?
    Nel 1956 in piena grra fredda la Repubblica federale tedesca ha chisto al gioverno francese di ritirare dalla campetizione “Nuit et Bruillard” di Alain Resnais, un documentario di 32 minuti commissionato dal comitato storico francese della seconda guerra mondiale. Il film è stato proiettato solamente fuori concorso e sacrificato sull'altare della riconciliazione storica tra Parigi e Bonn.

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