sabato 13 luglio 2013

I mostri della palude silenziosa. Ami Canaan Mann su Sky

Mariuccia Ciotta

L'adolescenza nella palude di Ami Canaan Mann, Usa 2011.

Era stato il gran finale al Lido 2011, Texas Killing Fields, l'opera seconda di Ami Canaan Mann, figlia del sommo cineasta di Manhunter,  che chiudeva il concorso. In questi giorni è in programmazione su Sky Cinema e va recuperato e registrato, se possibile.
Ami Canaan Mann con Michale Mann alla Mostra di Venezia

Geografie emozionali per un thriller ispirato a fatti reali, Texas Killing Fields respira la rarefazione estetica di Michael Mann, la tensione interna dei suoi noir, oggetti duri dentro e vellutati fuori, percorsi di un Jean Pierre Melville catapultato nelle paludi di Texas City, affacciata sulla baia di Galveston, ai confini con la Louisiana, set del film.

I vapori dei polar e del voodoo soffiano fino ai paesaggi spettrali (che la Mary Pickford dei 'Passerotti', Sparrows, 1926, avrebbe adorato) scelti come controcampo di una storia vera, gli omicidi di una cinquantina di adolescenti, vittime di violenze sessuali che nel corso degli anni sono state ritrovate immerse nell'acquitrino dei «campi assassini». Una piccola Ciudad de Juarez al di qua del confine.

Tutto parte dalle indagini di un segugio della Dea, la task force contro i traffici di droga, Don Ferrone che si appassionò al caso, prese contatto con due detective del luogo e, uscito dall'organizzazione nel 2000, scrisse il copione delle sue memorie.

Jessica Chastain
Passato al mestiere di sceneggiatore, Ferrone - che era presente al Lido di Venezia all'incontro stampa insieme alla regista e al padre-produttore Michael Mann per il quale ha già scritto Heat e Miami vice - firma la sceneggiatura che era stata proposta in un primo momento al regista Danny Boyle, di un film nato dall'ossessione per quei fantasmi affondati nel fango, ragazzine morte ed entrate «nella catena alimentare» della palude, molte senza nome, e che «mi guardavano dritto negli occhi dalla mappa pubblicata su un giornale», dice la regista.

Erano foto di quasi bambine, foto di scuola, segnaletiche di casi irrisolti. «Ho sentito la necessità di aiutarle». Così Ami Mann sedotta da quegli sguardi costruisce un film realistico sulla comunità dei 40 mila di Texas City, ma attraversato dall'irrazionale incursione in una Sleepy Hollow irta di alberi scheletrici, oscuri profili di demoni ad evocare una comunità cannibale che abitò davvero quelle terre, e forse anche i 576 morti causati dall'esplosione di una cisterna di nitrato d'ammonio nel 1947.

Chloe Grace Moretz
La piccola Anne (Chloe Grace Moretz, interprete del futuro Tim Burton, Dark Shadows) è la prossima vittima. Già sotto il trauma di una madre «cattiva», attorniata da brutti ceffi in una baracca fatiscente, fratello degenerato, la quindicenne è sotto la sorveglianza dei due detective, Mike (Sam Worthington, Avatar) e Brian (Jeffrey Dean Morgan, Watchmen e Csi) a caccia dell'assassino seriale, in competizione con la rossa poliziotta del distretto confinante, Pam (Jessica Chastain, The Tree of Life di Malick e Wild Salomé di Al Pacino).
 
Il gioco tra Mike, il duro razionale, e Brian, il cattolico spinto dall'emozione configura la doppia metafora sociale e mistica sulle tracce dei bellissimi spettri, in cerca di giustizia nel «giardino del bene e del male». Mike segue due balordi, Brian i demoni dei Killing Fields in traiettorie convergenti che salderanno l'orrore domestico con quello rituale. 
Ami Canaan Mann con Walter Hill al festival di San Sebastian

Un film di genere, ma trasfigurato dall'occhio obliquo di Ami Canaan Mann (la sorella Aran firma le scenografie), Texas Killing Fields si associa al cinema liberato da ogni scolastica prova di regia. Anche grazie alla fotografia di Stuart Dryburgh, neozelandese in sodalizio con Jane Campion.

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