Benjamin Britten. In coincidenza con il centenario della nascita del grande compositore britannico, esce Unogumbe, film tratto dall'opera del compositore inglese, “Noye's fludde”, aggiornata ai tempi attuali. La produzione, patrocinata dalla fondazione Britten, è sudafricana. La regia è di Mark Dornford-May, già autore di U-Carmen eKhayelitsha, orso d'oro a Berlino e di Son of Man, successo del Sundance.
La pioggia. Un diluvio così
ostinato durante il festival - e il futuro è plumbeo - non se
la ricorda nessuno, almeno dal 1980 in poi, anno di Apocalypse now.
Sarà indimenticabile per gli addetti ai lavori e gli invitati,
perennemente sotto la doccia (i biglietti non si possono acquistare),
costretti a lunghe file sotto l'ombrello per garantire l'ingresso in
sala Lumiere, in sala Debussy e dove si svolgono le proiezioni della
Quinzaine e della Semaine, che ancora non sono dotate di tettucci
protettivi (anche del sole). Non vorremmo giustificare per questo,
reso folle dalle file, l'autore degli spari a salve che ieri si è
fatto più che notare, né incolpare per il disagio solo
le ultime amministrazioni cannoise di destra, Fn soprattutto, che
esprimerà sicuramente anche il futuro sindaco (la destra ha
ottenuto il 30% nelle ultime elezioni presidenziali) perché i
socialisti qui si sono volatilizzati.
Bernardo Bertolucci. Esce
finalmente anche in Francia Io e te, nel settembre prossimo,
in occasione di una mega rassegna completa delle opere del cineasta
parmense, organizzata dalla Cineteca di Parigi.
Cinema arabo A Cannes assordante
assenza di film maghrebini e mashrequini. Ma dal 28 maggio al 2
giugno Marsiglia, capitale culturale dell'Europa 2013, organizza i
primi Incontri Internazionali del cinema arabo, anzi delle
cinematografie arabe, appuntamento molto atteso dopo l'esplosione
vitale anche se ancora informe di un potente movimento democratico e
per la libertà (che il cinema aveva in un certo senso
anticipato) che si sta scontrando con il fanatismo salafita.
Primavere che comunque hanno cancellato non solo le corrotte
autocrazie nazionaliste 'socialiste' ma anche la tentacolare e spesso
ridicola censura di stato. Direttore artistico della manifestazione
un prestigioso studioso e critico, Tahar Chikhaoui. Prevista anche una retrospettiva dedicata al cineasta Pasquale Scimeca e un omaggio al cineasta di Alessandria di Egitto Ibrahim el Batout.
Ibrahim El Batout |
Terry Gilliam. Un
genio pazzo dei computer
(Christopher Waltz) si lancia nella più grande sfida. Scoprire
il significato della vita attraverso le nuove tecnologie. Il film, The Zero Theorem, ha
già venduto i diritti di distribuzione dapperutto, Italia
compresa, perché il regista è Terry Gilliam (Brazil, I banditi del tempo, L'esercito delle 12 scimmie, La leggenda del re pescatore, I fratelli Grimm e l'incantevole strega, Tideland, Paura e delirio a Las Vegas...), nato a Minneapolis ma che nel 2006 ha rinunciato alla cittadinanza americana e optato per quella britannica. Avrebbe dovuto girare il primo film della saga 'Harry Potter' se la major non avesse preteso un regista meno creativo e più solido commercialmente (Chris Columbus) avendo la meglio sui desideri della scrittrice J.K. Rowling.
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